martedì 14 gennaio 2014

Una stada a forma di cuore nel cuore del Portogallo


A pochi chilometri dalla magica,bianca,intrigante Lisbona inizia un itinerario romantico che disegna i contorni di un cuore.E' il portogallo dei castelli,dei monasteri,della tradizione,del cielo di una luminosità incredibile,del folklore curioso....una molteplicità di costumi e canti dalle mille sfumature.
Questo è il Portogallo autentico,quello dal fascino discreto dove la vita scorre uguale a sempre.
La nostra prima tappa è Obidos dove la perfetta cerchia di mura contiene un grappolo di casette bianche dai balconi fioriti.Quando vi comparirà davanti questa città fortificata dalla strada,avrete l'impressione di un miraggio.Qualcuno l'ha paragonata ad un vascello in secca arenatosi,chissà come,sulla terraferma e rimasto lì per sempre.Il profilo della città muraria sembra davvero quello di una gigantesca nave di pietra.
Obidos è piccola e fiorita,luminosa e festosa...e fu un regalo d'amore.La regina Isabel si innamorò così tanto di questo paesino che re Denis glielo regalò per le loro nozze.La strada principale è piena di piccole botteghe artigiane dove si respira un'atmosfera d'altri tempi...infiniti scorci da scoprire tra balconcini di ferro battuto e i geranei,i piccoli caffè e i minuscoli cortili.Il giro delle mura appena un po' sbrecciate porta fino al castello dall'aspetto di fortezza medioevale.Ed è proprio qui che è avvenuto il mio primo incontro con una pousada.Pousada significa luogo di riposo e di benvenuto ma è qualcosa di più di un albergo.E' uno stile di vita.E' un viaggio nel viaggio.Si trovano nei castelli più misteriosi,nei conventi più segreti,nelle case contadine più tradizionali.Sono alberghi di straordinaria suggestione e dall'atmosfera unica e speciale.Un viaggio a metà tra reale e immaginario in cui è possibile passare senza soluzione di continuità dall'esperienza di visitare un monumento a quella di viverlo dall'interno...come un duca medioevale,come una novizia del '300.E' qualcosa di magico e di indimenticabile.Saranno il vostro primo ricordo quando penserete al Portogallo.La pousada di Obidos si trova proprio nel castello,ed è splendida.Ha solo 9 stanze,i soffitti a cassettoni,gli arredi d'epoca e le scale di pietra.
La tappa successiva di questo itinerario vi porterà al monastero di Alcobaca con la sua storia d'amore e morte più bella di un romanzo.Nel transetto della chiesa due tombe colpiscono per la loro decorazione gotica.Sono i sepolcri di Ines de Castro e di Don Pedro e il loro è un dramma struggente,un amore che va oltre la vita ed oltre la morte stessa.Ines era una bellissima spagnola giunta in Portogallo al seguito della regina di Castiglia.Don Pedro era il figlio del re del Portogallo e perse completamente la testa per lei,rinunciando a tutto.Re Alfonso,contrario a quella relazione,la fece pugnalare nel giardino della casa dove viveva con Don Pedro.Da quel momento quella casa viene chiamata "quinta das lacrimas",villa delle lacrime.Don Pedro giurò vendetta e,quando il padre morì e divenne re,fece uccidere gli assasini materiali di Ines e rivelò che si era segretamente sposato con lei.Pazzo di dolore fece riesumare il cadavere della donna,lo rivestì col manto regale e la corona e impose ai nobili di baciare la mano della loro regina morta.Poi un solenne corteo notturno accompagnò le spoglie di Ines in questo monastero dove un giorno,il suo Don Pedro,l'avrebbe raggiunta per sempre.Fece costruire le due tombe in modo tale che al momento della resurrezione,quando Pedro e Ines sorgeranno dal sepolcro,il loro primo atto sarà quello di guardarsi negli occhi.
Dopo emozioni così forti,usciti dal monastero,puntate verso il mare e precisamente a Nazare.Un classico villaggio di pescatori portoghese.Mangiate vicino al mare,tra barche multicolore e donne che indossano una decina di gonne una sull'altra.
Eccoci adesso nella città di Batalha,con il suo monastero che sembra fatto di pizzi di pietra ricamata...un gioco di decori,pinnacoli,colonne.La decoratissima chiesa,la cappella del fondatore,ma soprattutto il chiostro reale,autentico capolavoro con i suoi pinnacoli fioriti che ricreano l'atmosfera di foreste esotiche e ghirigori di pietra dappertutto.E,infine,la cappella mai terminata,la "capelas imperfeitas"...un portale straordinario per accedere a sette cappelle esagonali che hanno il cielo per tetto e che suggeriscono atmosfere orientali,forse antiche moschee e templi indiani rese ancora più misteriose dall'effetto "finito\non-finito" dell'insieme.A Batalha c'è un'altra splendida pousada,proprio di fronte al monastero,con una vista da favola sui pizzi di pietra dell'abbazia.Di notte,guardando fuori,vi sembrerà di essere fuori dal tempo.
La prossima tappa del nostro viaggio è Tomar,lungo la strada potete fare tappa a Ourem,per ammirare il suggestivo castello fantasma che sorveglia la via dall'altura.Dopo questa breve sosta arrivate subito a Tomar,la capitale dei templari.Il convento del santo Cristo,il castello del Gran Maestro dell'ordine Gualdim Pais,la splendida rotonda dei templari costruita sul modello del Santo Sepolcro...se siete appassionati di misteri e di intrighi storici un brivido vi percorrerà la schiena.Vicino a Tomar c'è un altro luogo che vale la pena di visitare se siete appassionati della storia dei Templari e dei loro misteri,ed è il castello di Almourol,costruito su una collina-isola in mezzo al fiume in un paesaggio romantico e dolce.Per salire gli 85 gradini di pietra che portano alla torre principale e di là dominare la valle come un cavaliere antico,bisogna prendere una barca.Un traghettatore tranquillo aspetta i visitatori ad un imbarcadero e,in poche bracciate,come un caronte moderno,li conduce al castello.Tante sono le leggende di cui è protagonista questo posto e tante sono le storie e i romanzi ambientati in questo castello.Nè potevano mancare storie di fantasmi. Ad Almourol avrebbe infatti vissuto una principessa innamorata dal suo servo moresco.La giovane sarebbe morta di dolore quando gli Arabi vennero cacciati dalla regione, e il suo spirito vagherebbe oggi senza pace nel castello.
A Marvao,invece, arrivate di sera.Il profilo delle alte mura della città vi apparirà sull'altura difeso e imprendibile.Le luci creeranno effetti speciali e il silenzio sarà totale.Marvao vi sembrerà l'opposto di Obidos...è notturna,magica,sembra una sentinella di confine.Ha piccole strade,archi e piazzette che disegnano spazi metafisici..Il castello regala una vista mozzafiato sulla valle.La Spagna  è ad un soffio ma sembra lontanissima.Marvao di giorno,pur rimanendo bellissima,non regala le stesse suggestioni della notte.Se avete ancora qualche giorno potete andare a visitare Evora con la sua Capela dos Ossos,terrificante e macabra che contiene le ossa di 5000 monaci incastonate nelle pareti e nel soffitto.
La strada del cuore finisce qui,ma noi vi consigliamo di proseguire e di dirigetevi verso nord,attraverso l'Alto Alentejo,una zona fuori dal tempo....case bianche bianche,minuscole,con porte e finestre dipinte con colori forti,il blu del cielo,il rosso,il verde.Per strada carretti trainati da muli e asinelli e quasi nessuna auto.Dirigetevi verso il mare,sotto i vostri occhi sfileranno angoli costieri  intatti,calette appartate,pinete,formazioni rocciose bizzarramente modellate dal mare,paesini sorti intorno a porticcioli dove il profumo delle sardine arrostite vi stimolerà l'appetito  e ai piatti tipici che avete assaggiato nelle regioni interne si sostituiranno piatti a base di pesce e frutti di mare.Superate le vaste lagune,le spiagge dei surfisti,le strisce di sabbia bianche e intatte e le tranquille riserve naturali di questa costa chiamata "costa verde" e arrivate ad Oporto,il capoluogo del nord,la Milano portoghese,attiva metropoli e capitale economica....le sere tranquille che avete trascorso sotto la luna,nelle pousadas in mezzo a spazi metafisici di fortezze illuminate sapientemente nella notte o in qualche casa de fado semisconosciuta vi sembreranno lontanissime...e sarete catapultati qui,a fare il giro delle vinerie e delle enoteche che vendono il famoso vino portoghese,il Porto.Oporto non è bella,ma è vitale e divertente.In questa città niente colpisce più di tanto,nè il centro storico,nè la mole della sua preziosa cattedrale.Ma le cantine di Vila Nova de Gaia valgono sicuramente una sosta.Eccoci giunti alla fine del viaggio.Ritornando verso Lisbona per rientrare in Italia potete fermarvi a Coimbra,romantica ed antica città universitaria e di arte posta in un armonioso paesaggio sul fiume Mondego e fermatevi a Monsanto,il luogo più fotografato del portogallo,un posto spettacolare da vedere almeno una volta nella vita,abbarbicato ad uno sperone di granito come un nido d’aquila.
Se volete rilassarvi per qualche giorno al mare dopo aver seguito l'itinerario, potete andare tra Estoril e Cascais che costituiscono la riviera modaiola portoghese,quella dove di giorno si affollano le spiagge e di notte si frequentanole sale dei casinò.Eleganti e cosmopolite formano insieme un'unica zona residenziale turistica e divertente.E da qui potete visitare Sintra,il paesino che Byron definì "uno splendido eden" patria delle queijadas (piccole tartine ripiene di mandorle e formaggio)  e con bellissimi castelli che incombono alti sul villaggio.E un altro giorno dedicatelo alla visita del monastero di Mafra,ma prima di andarci dovete assolutamente leggere il "memoriale del convento" un bellissimo libro di Saramago che è la miglior guida per entrare nell'atmosfera di Mafra alla scoperta del gigantesco complesso voluto da Joao V per adempiere al voto fatto nella speranza,esaudita,di avere un erede...un monumento alla grandiosità...la basilica,tutta marmi bianchi ,rosa e grigi ha una cupola altissima.Nel monastero c'è anche una biblioteca con 3800 volumi raccolti in una galleria barocca di quasi 100 metri.E infine,prima di partire,andate a Cabo De Roca,un maestoso promontorio alto sul mare,ventoso e patria di surfisti di tutta Europa,questo capo roccioso è il punto in cui l'Europa continentale si protende di più nell'oceano.L'ultima notte prima di rientrare passatela nella più bella pousada del Portogallo,a Pamela,un borgo bianco ai piedi di un imponente castello.E' severa e accogliente al tempo stesso.Sorge all'interno di un monastero del '400 che a sua volta sorge all'interno di un castello.Le stanze sono le antiche celle dei monaci.C'è una vista mozzafiato che sembra spaziare anche nel tempo.












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