Istanbul…la mitica Bisanzio,la leggendaria Costantinopoli….una città affacciata sull’acqua che sorge dove oriente e occidente si toccano,crocevia del cammino dell’umanità,capitale di tre potenti imperi…una storia millenaria…con la sua parte vecchia che dal Bosforo sale fino al Mar Nero,divisa da uno stretto braccio d’acqua dal suggestivo nome “corno d’oro”.
Metropoli affascinante e multiforme,fremente di commerci e brulicante di umanità,una città percorsa da vibranti aneliti di vita,un concentrato di incongruenze:una città poco europea,poco asiatica,esteticamente straordinaria,capace di proporre ad ogni svolta scenari diversi ed inaspettati .Una città chimerica,con i sottili minareti delle moschee,i sontuosi edifici ornati da eleganti giardini…un mix di eredità del passato e spinte verso la modernità il cui l’esempio più lampante è la suggestiva voce del muezzin che richiama alla preghiera amplificata da moderne apparecchiature stereofoniche.Una città così strana...sei nella parte europea e ti senti in Persia,o a Samarcanda … poi vai in quella asiatica e ti sembra di stare a Trieste…e ti chiedi qual è il denominatore comune che tiene insieme le persone,il colore delle case e che regola la geometria dei vicoli di Galata.Istanbul è immensa e non riesci ad abbracciarla con un solo sguardo. A Kasimpasha sembra di stare ai quartieri spagnoli di Napoli,nelle moschee si provano le suggestioni arabe,a Nishantash pensi a Via Montenapoleone ma con più macchine,i grattacieli di Maslak e Levent ricordano qualunque altro quartiere di qualunque altra metropoli.Insomma,non è facile da afferrare questa città.Se avrete voglia di svegliarvi la mattina prestissimo potete andare a visitare il suggestivo mercato del pesce e fermarvi al porto per osservare il caotico risveglio della città bevendo un caffè…vi accorgerete che,già all’alba,Istanbul sta per soffocare sotto la pressione del traffico,invasa da un torrente di auto,taxi e bus gremiti fino all’inverosimile,e come la città anche il Bosforo (l’imponente arteria d’acqua che divide il continente europeo da quello asiatico ai lati del quale sorge Istanbul) è gremito di barche,petroliere,navi da carico,motoscafi e barche di pescatori. E già,alle prime luci del mattino,c’è gente che attende sulle banchine,l’arrivo dei battelli. Al di sopra di questo braccio di mare ponti,strade,sottopassi…da un lato la Istanbul europea,dall’altro quella asiatica…e sembra davvero in bilico,questa stranissima città,tra le suggestioni dell’occidente e una nostalgica scivolata nel mondo turco.
Non potrete perdervi la gigantesca reggia di Topkapi che custodisce la storia dei sultani con i loro fasti dorati e i tesori di inestimabile valore come il diamante del cucchiaio (86 carati!) e lo smeraldo più grosso esistente che pesa 3 kili!
E non potete perdervi neanche la basilica di Santa Sofia(uno dei più grandi esempi di arte bizantina),la Moschea Blu e quella di Solimano.Ma,per vivere la vera Istanbul,dovete perdervi voi…tra le stradine di Sultanahmet,la città vecchia. Dovete assaggiare i suoi dolci nelle antiche pasticcerie…il marzapane di mandorle,quello a pistacchio,la frutta candita,cioccolatini di vario tipo e i veri lokum,deliziosi dolci capaci di evocare perfettamente l’atmosfera dell’antico oriente …una gelatina di amido e acqua di rosa con scaglie di cocco che,all’interno custodisce un segreto:un pistacchio,una nocciola o una mora di gelso. E fermatevi anche a mangiare un shish kebab,spiedini che,ad Istanbul,si vendono ovunque agli angoli delle strade…e a bere Il caffè turco,un vero e proprio rito ,prima di berlo infatti occorre aspettare che la polvere si depositi sul fondo della tazzina.
Nel pomeriggio andate al vecchio molo,lì..tra pescatori che vendono,dalle loro barche, il pesce appena pescato arrostito sulla brace e servito tra due fette di pane caldo … prendete un battello che vi porti in giro per il Bosforo per ammirare in lontananza il profilo dei minareti al tramonto,sarà uno spettacolo indimenticabile…il battello risalirà il porto fiancheggiando i fiabeschi palazzi degli ultimi sultani che farebbero impallidire anche Versailles e approderà in un piccolo porto sul mar nero dove potrete mangiare pesce a prezzi ridicoli,formaggi dal sapore forte,olive gigantesche e succose,insalate piene di cetrioli e i kadin gobegi,un dolce il cui nome significa “ombelico della donna” ,lasciate l’idea del vino (che potrete bere in Italia quando volete) e provate ad accompagnate il pasto con tè nero.
Ad Istanbul vi sentirete circondati dall’affetto dei turchi che,in un inglese imperfetto,non smetteranno di ribadire il loro affetto per i “cugini” italiani.
Qui la notte non è mai banale,potete fare l’aperitivo al Tepe Lounge,situato al 20° piano del Marmara Hotel che sorge nella città nuova,con una vista mozzafiato … o potete andare a cena al cemal balik,un ristorantino che si trova in un piccolo rione di pescatori sul Mar di Marmara o potete cercare un “casinosu” (locale di musica turca) e poi finire la serata in un locale alla moda.
Il Gran Bazar sarà una rivelazione:un gigantesco edificio coperto da cupole e circondato da stradine … un intero quartiere,una vera città nella città,percorsa da stradine,gallerie,vicoli e angusti passaggi su cui si affacciano più di 4000 negozi e botteghe divisi per categorie…i laboratori orafi,gli articoli in pelle e cuoio,i venditori di tappeti,le ceramiche…un gigantesco mercato,il più grande esistente,attraversato in ogni ora del giorno da un fiume di persone ed animato dai richiami dei venditori e dove,ovviamente,vige il rito della contrattazione.
E,se avete voglia di emozioni davvero forti,potete fare un giro in mongolfiera
Anche se non avete paura di volare e non soffrite di vertigini,vi sentirete in completa balia degli elementi … personalmente sono morta di paura e mi sono rilassata solo quando ho messo piede a terra.
Un vero viaggio a Istanbul non può non finire con un pomeriggio in un bagno turco. Anche se lo avete già provato in Italia,farlo qui sarà un’esperienza indimenticabile e vi sentirete inebriate dall’atmosfera che si respira.
Al ritorno,in aereo,provate a sfogliare “le mille e una notte” … dopo aver vissuto Istanbul,quelle pagine vi appariranno come una rivelazione.
Ora che conoscete la potenza e l’incanto di quel mondo vi sembrerà di leggerlo per la prima volta
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