Non venite fin quassù solo con la guida comprata alla feltrinelli...portate con voi le poesie e i romanzi degli scrittori che hanno tracciato nelle Fiandre un itinerario preciso e che hanno fatto di questa terra,in prosa o in versi,un poema.Le Monnier,Costner,Verhaeren,Rodenbach...
Qui il passato vive al punto da far dimenticare il presente.Qui troverete un'atmosfera che avrebbe fatto felice Madame de Stael,un'atmosfera capace di far rivivere un mondo che non è più.Perchè i suoi carillon che ogni ora intonano le canzoni della vecchia Fiandra,riempiono del loro suono le città silenziose,per il paesaggio dolce che sembra sfumare nell'infinito,per il suo misticismo che popola le chiese odorose d'incenso,le riempie di canti,pone nelle quiete ombre dei beghinaggi le beghine,forse le ultime,che tessono pizzi delicati come nuvole,pregano e cantano come solo loro sanno fare.
L'itinerario che vi proponiamo parte da Brussel (concedeteci il nome fiammingo della capitale) dopo aver passato quella frontiera che niente segna nel terreno ma che divide il "Regno dei Belgi" in due comunità compatte,divise per lingua ma unite in un solo sentimento.
Subito dopo Brussel troviamo Leuven che fu ridotta in rovina durante la prima guerra mondiale:ma le città fiamminghe sono come la Fenice,sanno risorgere dal fuoco.Il municipio di Leuven si potrebbe paragonare ad un reliquiario ,tanto è cesellato,dotato di pinnacoli,torrette e nicchie.Qui ha sede una famosa università dove insegnò Erasmo da Rotterdam e studiò Thomas Kempis,l'autore dell' "Imitazione di Cristo".Ha belle chiese e un Beghinaggio (luogo di pace in cui entravano,senza prender voti,ma per condurre una vita monastica tra preghiere e lavori d'ago e di fusi per merletti,fanciulle e donne)
Mechelen,costruita su palafitte sul letto del Dyle,fu la città dove Margherita d'Austria riunì uomini di pensiero.Vissero qui Tommaso Moro,Erasmo da Rotterdan e tanti altri filosofi.La cattedrale,superba e scura sembra dominare la città e la sua massiccia torre con uno splendido carillon di una cinquantina di campane fu definita da Vauban,l'ottava meraviglia del mondo.
Ora attraversate la meravigliosa campagna che Verlaine chiamò "sahara di praterie"...e arrivate a Lier,considerata uno dei baluardi della tradizione fiamminga.Una dolce città calma e serena che si anima il sabato per il mercato.
Ed eccoci ad Anversa,la "città tentacolare",sede della prima Borsa aperta in Europa,attivo mercato di diamanti.Si dice che un gigante,ai tempi delle favole,saccheggiasse i battelli che si avventuravano lungo la Schelda.Un giovane eroe,Silvus Bravo,lo affrontò,gli taglò la mano e la gettò nel fiume.Gli fu eretto così un monumento.Visitate l'immensa cattedrale gotica,l'unica a sette navate,il monumento a Rubens,il grande pittore fiammingo che fece della vita quotidiana oggetto d'arte e il castello di Stein.E,prima di andare via,ricordate la poesia che Emile Verharen ha dedicato ad Anversa...e la sua conclusione: "Anversa è il grido della Fiandra verso lo spazio"
Gent,invece,è la città dei fiori,il centro culturale del paese con una sfilata di monumenti bellissima sulle rive del Leie che chiude la città come in un cerchio magico.
Brugge è la città dei poeti,una città che non ha passato perchè vive,come Siena e Carcassonne,al presente il passato.E' essa stessa il monumento,è una città che si respira,che si vive,che crea stati d'animo ed emozioni.Qui c'è la torre da cui,nel romanzo "le carilloneur",si effondono vecchie musiche fiamminghe che fanno sognare i figli del protagonista.Ci sono i canali, verdi, silenziosi, romantici e c'è il minnewater,il lago dell'amore dove le beghine lavorano ancora i preziosi merletti tra le preghiere.
Siamo nell'estremo ovest...fatto di città come Damme con il suo mulino in pietra bianca,fatto di spiagge tra le dune come Oostende che piacque tanto a Byron...fatto di complessi architettonici come il Grote Markt di Veurve,giudicato uno dei più belli al mondo.
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