giovedì 12 dicembre 2013

dove nascono gli iceberg,un viaggio in una terra epica ed estrema


La prima immagine che rubai a questa terra fu dall'aereo da Copenaghen.Sono passati tanti anni ma la ricordo ancora...una geografia fantastica di catene montuose,di pianure,di scese e di risalite,di fiumi...tutto bianco,tutto fermato in un'eternità di gelo.E capisci subito che sono altre proporzioni,da misurare con il metro delle ere geologiche,non con quello di una vita.
Nella luce del tramonto l'aereo atterrò e a me sembrò di entrare in un quadro perfetto.
Avevo finito di leggere da poco un bellissimo libro,"il senso di Smilla per la neve",e arrivai in Groenlandia ancora suggestionata da quelle pagine.
Arrivare a Ilulissat significa guardare in faccia i più grandi iceberg del mondo,superbi giganti che si innalzano fino a cento metri sulla superficie del mare come bianchi incantesimi.
Ci troviamo oltre il circolo polare artico,in una terra epica ed estrema,una terra che mi ha regalato emozioni fortissime,uno dei miei viaggi più belli...un bianco congelato,un bianco di un candore dilagante che fa perdere il senso dell'orientamento.
La Groenlandia è un paese senza strade,dove ci si sposta solo in nave o in aereo.Il ghiaccio è onnipresente:lo sorvoli a 200 metri di altitudine,lo avvisti in navigazione,lo vedi farsi oro nella luce di un tramonto che non si spegne mai.
Il molto approsimativo "senso per il ghiaccio" che possiede una mediterranea come me ,qui non basta.Non basta aver camminato un pò sulle alpi quando,dalla cima di una collina,non riesci ad abbracciare con un solo sguardo il Kangia,un ghiacciaio che,ogni anno,lascia andare alla deriva 20 chilometri cubi di ghiaccio.La guida,per farmi avere un confronto mentale,mi disse di immaginare 1000 piramidi di Giza messe in fila.
D'estate,da fine maggio a fine agosto,il sole non scende mai sotto l'orizzonte,il ghiaccio lungo la costa allenta le sue spire...e fioriscono prati di rosa e giallo.
L'itinerario che vi consigliamo parte da Sisimiut e arriva,via nave, fino a Ilulissat centro principale della Disko bay,la grande madre degli iceberg groenlandesi.Una baia immensa dove si viene a contatto con la vera anima bianca di questa terra.
Sisimiut vive di pesca,gamberi e granchi vengono pescati e spediti in america e giappone e il pesce hallbut grosso e piatto che è dovunque...messo ad essiccare all'aperto come fosse bucato sui fili.
Tra le case multicolore di quartieri che sembrano un arcobaleno oziano centinaia di cani.Tra un pò,quando il ghiaccio prenderà il sopravvento,saranno loro il motore indispensabile delle slitte.
In estate,verso mezzanotte,la gente non ha voglia di tornare a casa e cerca di divertirsi più che può,come se dovesse concentrare tutti gli svaghi di un anno in questi pochi mesi di luce ininterrotta.
Bastano pochi passi fuori dall'abitato e Sisimiut torna quella che videro i primi balenieri.
Su un piccolo rilievo,come un balcone sul golfo,ci sono alcuni tumuli di pietre.All'interno si intravedono ancora delle ossa.Sono le tombe degli antichi pescatori inuit che,come sepoltura,sceglievano luoghi particolarmnete suggestivi e sempre di fronte al mare che li aveva nutriti e dove sarebbero rinati in forma di pesce.E c'è una leggenda che illustra bene questo rapporto ancestrale.Una volta il mare sembrava essersi dimenticato degli inuit e non dava più pesce..Così,come per rinnovare un patto,una donna scese fino alla spiaggia e immerse i suoi lunghi capelli nei flutti gelidi.Subito i pesci tornarono.E ancora oggi,senza causa apparente,o forse per un gioco di correnti,durante il solstizio d'estate la baia di Sisimiut si riempie di sardine.
Da Sisimiut vi consigliamo di imbarcarvi per Ilulissat.Destinazione Iceberg.La rotta aggira una costa frantumata in migliaia di isole e scogli dall'azione dei ghiacciai.Resistete al freddo e salite sul ponte...quando inizieranno a materializzarsi gli iceberg che, nella luce del crepuscolo prendono sfumature dorate per poi colorarsi di bianco e azzurro mano a mano che il sole torna a risalire,mi ringrazierete per avervi dato questo consiglio.Perchè sarà uno spettacolo surreale....in lontananza vedrete la linea della costa celebrare il matrimonio tra cielo e terra...cime coperte di neve balenano come miraggi...una poesia di iceberg vi verrà incontro a flotte mentre la nave farà slaloom tra i ghiacci,perchè qui sono gli iceberg a decidere la rotta....il mare,da blu scuro,si riempirà di bianco.E vi sembrerà che la natura si diverta a scolpire e colorare gli iceberg...funghi azzurri,balene candide,pinnacoli di cattedrali,castelli incantati,navi pronte per salpare verso destinazioni remote.
Vi vedrete sfilare davanti iceberg immensi delle più svariate forme.
L'impronta dell'iceberg la dà soprattutto il "ghiacciaio madre".
Gigantesche pressioni,frantumazioni e ciclopici colpi di scalpello di un Michelangelo artico sfornano forme sempre diverse.
Poi,una volta che si staccano dal ghiacciaio ci pensano le onde a cesellare i blocchi che emergono dalle acque .
Così il mare pialla e scava cunicoli mentre l'iceberg va alla deriva.
Prima di giungere ad Ilulissat,si sfiorano le estreme lingue del gigante Kangia: è il più grande fiume di gelo del mondo...e qui,dove giunge al mare,ti soffia in faccia il suo respiro sottozero anche in pieno sole e ti sussurra "benvenuti nel cuore degli iceberg,dove in inverno ci sono -30° e la vita non è uno scherzo".
In estate invece,esplorare il fiume di ghiaccio,il kangia, è davvero un'esperienza fuori dal comune...andate fino alla "gola delle streghe",un'altura dove i vecchi inuit,stanchi della vita,si venivano a suicidare.
Da lassù il ghiacciaio al tramonto è una colata d'oro che scivola nel mare.Un mondo congelato che sembra una cartolina.
E,quando rientrerete dall'escursione,vi resterà l'interrogativo di come,nel bene e nel male,nell'estate come nell'inverno,si possa convivere con una realtà che non ha misura umana.
La Groenlandia è uno spettacolo solenne della natura.E Ilulissat è il posto dove si mostra meglio,con la sua immensa laguna che non è mare e non è ghiaccio,dove gli iceberg azzurrissimi si staccano dal suo corpo principale e navigano lentissimi mentre i gabbiani sfiorano l'acqua,piatta e calmissima,uno specchio fermo.I contorni del paesaggio sono così netti che sembrano affrescati contro il cielo.Il sole ti avvolge di luce e di ghiaccio e canta mentre torna a farsi acqua.Vivrete uno di quegli istanti di pienezza dove il tempo non conta e ti pare di intendere il vero linguaggio del mondo.Ci sono iceberg che hanno anche 60.000 anni,qui ne fanno cubetti di ghiaccio che finiranno nei cocktail di mezzo mondo.Le ultime immagini che ho di questa terra sono le carezze che l'acqua della laguna fa all'iceberg prima di congedarlo in silenzio,prima che il ghiaccio migrante si vada a perdere lontano,in mare aperto.






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