mercoledì 27 novembre 2013
Bilbao...tra Guggenheim e casco viejo...
Nel 2000 Bilbao ha festeggiato 700 anni di vita e ha cominciato una trasformazione epocale: non più capitale delle acciaierie ma capitale dell'arte....nuovi palazzi,la metropolitana,ponti.
Il simbolo di questo rinascimento culturale ed urbanistico spunta in fondo a Calle de Iparraguirre...una fantastica visione,un'astronave di titanio atterrata d'improvviso ad una manciata di chilometri dalle coste dell'Atlantico e ancorata sulle rive del fiume che risplende sotto i raggi del sole,un museo che è una leggenda,un'autentica scultura dove all'interno viene citato lo studio di Brancusi e certe architetture che apparivano nel film di Fritz Lang,Metropolis.Questo museo è un'emblematica rappresentazione della contemporaneità...si leggono riferimenti a piroscafi,alla siderurgia,ai petali di un fiore. Ovviamente stiamo parlando del Guggenheim.
L'ingresso è dominato da un gigantesco terrier rivestito da decine di migliaia di vasi di pansè.Una scultura che l'autore Jeff Koons,noto più per aver sposato Cicciolina che non per i suoi meriti artistici ha ironicamente battezzato Puppy,cucciolo.Varcata la soglia ci si addentra in un meraviglioso e spettacolare atrio.Ampio e altissimo che si affaccia sulle aspre colline di Bilbao,circondato da un laghetto che si ricongiunge al fiume dove,con un tocco alla Las Vegas,di notte si alzano colonne di fuoco e dal quale si dipartono le gallerie espositive.Ma è una galleria l'atrio stesso perchè ospita una istallazione al neon di Jenny Holzer e tre "veneri spagnole" dipinte di rosso e realizzate da Jim Dine e,dall'altro lato,una pallina da volano di Claes Oldenburg di almeno sette metri...questo è il saluto al visitatore per il quale è subito pronta una nuona meraviglia:una galleria di circa 150 metri con una gigantesca scultura di Richard Serra,un serpente in acciaio percorribile all'interno,un soffocante labirinto di Robert Morris,opere di Andy Warhol,Robert Rauschenberg e James Rosenquist.
E' grande il museo e sono di grande formato le opere di arte moderna e contemporanea che ospita. Una panoramica dell'arte del XX secolo dove si tenta di mettere a confronto Europa e Usa,espressionismo astratto e pop art,minimalismo,arte povera e arte concettuale.
Ecco Severini,Picasso,Kandinsky,Duchamp,Ernst,Chagall,Giacometti,Modigliani,Fontana,Burri, Sandro Cucchi,Mario Merz,Kounellis,De Kooning,Kiefer,Rothko,Agnes Martin,,Carl Andre,Baselitz, Beuys,Nauman,Richter,Sol Lewitt,Daniel Buren,Basquiat,Damien Hirst,Tapies e Boltansky,i bronzi di Magdalena Abakanowicz...gli autori che si incontrano salendo e scendendo per il museo, addentrandosi,come in un magico labirinto,tra le sue sale.
A Francesco Clemente,uno dei padri della transavanguardia è dedicata un'intera sala,"la stanza della Madre".
Ma limitare la visita di Bilbao solo al Guggenheim è un vero peccato perchè,come ogni viaggiatore sa,una città è sempre più dei suoi musei.Quindi,quando andrete a Bilbao,andate anche alla scoperta del casco viejo,la città antica,con le stradine circondate da palazzi ottocenteschi e la Plaza Nueva circondata da ristoranti e negozietti.Bilbao ha un centro storico delizioso che mi ha ricordato vagamente le belle cittadine della Liguria.E' pieno di piccoli bar che si animano di notte,pub irlandesi e taverne che rendono vibranti le ore dal tramonto in poi.La cucina e la lingua dei Paesi Baschi,poi,meritano un'attenzione particolare.La lingua non ha radici indoeuropee,non la parla e non la capisce nessuno,se non loro.La lingua basca,l'euskara,è un mistero.La cucina è squisita e raffinata,il piatto nazionale è il baccalà alla vizcaina e il luogo migliore per mangiare sono le diffuse cazuelitas,le tipiche trattorie.Un altro degli ingredienti dell'orgoglio basco è la pelota,un gioco antichissimo che consiste nel lanciare una palla con una specie di uncino di vimini contro un muro e riprenderla.
Il Deusto è il quartiere affacciato sui cantieri navali e collegato alla città da un ponte levatoio,il centro culturale di Bilbao è il teatro Arriaga,da qui parte il Paseo del Arenal,arteria principale del centro....un ascensore porta in cima alla collina dove si trova il santuario della patrona della città,la basilica di Begona,una bellissima chiesa gotica.
Bilbao è il cuore moderno dei Paesi Baschi,terra delle strette valli che precipitano dalla "cordillera cantabrica"verso l'oceano...non il golfo di biscaglia ma il mar de Vizcaya.
E Bilbao è anche il punto di partenza ideale per un viaggio breve di chilometri ma lunghissimo di secoli,alla ricerca di sensazioni particolari tra le radici del popolo basco.
A circa 30 chilometri da Bilbao si trova Guernica,la città santa dei Baschi,la città martire dell'umanità alla quale Picasso ha dedicato il suo capolavoro,la città che durante la guerra spagnola subì un bombardamento aereo dove morirono 1645 persone.Il primo sterminio di massa del generale Franco.A ricordare quella data c'è oggi una scultura di Chillida
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